L'incendio devastante che ha danneggiato la copertura.
Le volte dopo la prima fase di pulizia.
Consolidamento della cupola maggiore con compositi in fibra di carbonio.
Rinforzo colonne interne e solettone collaborante.
Armatura delle volte con acciaio inox.
Indagini Pull-off e soniche.
Armatura delle volte con acciaio inox.
Indagini Pull-off e soniche.
Il 29 aprile 2003 un furioso incendio ha devastato la magnifica Pieve di Cavalese; l'evento calamitoso ha completamente distrutto l'antico tetto in scandole a due spioventi.
La struttura di copertura era costituita da elementi lignei di datata fattura posti a formare capriate portanti il manto di copertura.
In seguito all'incendio la struttura è andata interamente distrutta, collassando sulle strutture voltate sottostanti e destando da subito motivata preoccupazione sulle condizioni di tenuta statica dell'intero edificio, anche a causa delle elevate temperature causate dal fuoco che hanno degradato le capacità di tenuta dei materiali leganti.
La base delle colonne interne è stata rinforzata con un intervento di consolidamento delle fondazioni mediante iniezione di boiacche fluide a base di calce.
La volta della navata centrale che presentava i fenomeni di dissesto più preoccupanti, è stata rinforzata con la posa in opera di tirantature metalliche in corrispondenza delle tre coppie di pilastri centrali e l'esecuzione di una cappa strutturale in calce.
La cappa avente lo spessore di 8 cm, è stata armata con una rete in acciaio del diametro di 6 mm a maglia quadrata 10x10 e tondini posti ad interasse di 10 cm su tutti gli incroci delle unghie laterali, collegata alla sottostante volta originaria mediante perni in acciaio inox inseriti nei vari sassi e negli elementi lapidei posti all'intradosso negli incroci tra le volte.
La nuova copertura dell'edificio è stata realizzata con una struttura portante in legno di larice del tipo bilama ricalcata sulle geometrie della struttura originaria.
La pavimentazione interna è stata consolidata con la formazione di una soletta in calce strutturale dello spessore di 13 cm armata con doppia rete metallica di 8 mm e maglia 20x20 cm e cordoli di dimensione 40x40 cm in corrispondenza delle murature e delle basi dei pilastri, collegati con queste ultime con connettori in acciaio inox inghisati con resina.
Il timpano della chiesa è stato completamente iniettato con boiacche di calci naturali e le numerose fessurazioni in corrispondenza con le murature laterali sono state ricucite con barre in acciaio inox inserite in carotaggi della lunghezza di 4 m.
Nel campanile sono stati rafforzati tutti i solai interni con la formazione di un doppio tavolato e connettori perimetrali sulle murature e sulle travi esistenti.
La struttura portante in legno della cuspide è stata completamente verificata e consolidata con cuciture armate per migliorare gli agganci tra gli elementi in legno.
I 4 pinnacoli posti alla base della cella campanaria sono stati consolidati con perforazioni verticali e inserimento di barre in acciaio inghisate con resina epossidica.